lunedì 26 settembre 2011

Penne pistola a Cagliari, scoperta fabbrica

CAGLIARI - In apparenza una normale penna a sfera con meccanismo a scatto, in realtà un'arma micidiale, perchè insospettabile, in grado di sparare un proiettile cal. 22 e superare i controlli di sicurezza. Il laboratorio dove le penne-pistola venivano realizzate è stato scoperto dai Carabinieri del Comando provinciale di Cagliari in un appartamento del quartiere cagliaritano di Is Mirrionis dove è stato sequestrato un autentico arsenale. Ideatore dell'impresa, secondo i Carabinieri, un uomo condannato per sequestro di persona, Enrico Ferrai, di 70 anni, originario di Arzana (Ogliastra), ma residente a Cagliari, il quale è stato arrestato con un presunto complice, Marco Testa, di 61, cagliaritano, nel cui appartamento è stato scoperto l'attrezzato laboratorio specializzato nella fabbricazione artigianale di penne-pistola. Nella casa era stato installato un tornio industriale e altre attrezzature utilizzate per realizzare le camere di scoppio e tutti i componenti meccanici dell'arma. Imponente l'arsenale sequestrato dai militari: 63 penne-pistola pronte per la vendita sul mercato clandestino, 22 ancora in fase di assemblaggio e circa 200 parti per l'allestimento di almeno altre 40 armi, oltre a cartucce in calibro 22 e 6,35. I Carabinieri, secondo quanto ha spiegato il comandante provinciale di Cagliari, col. Davide Angrisani durante una conferenza stampa, sarebbero riusciti ad individuare la fabbrica perchè tenevano sotto controllo Ferrai, uno dei responsabili del sequestro del radiologo cagliaritano Giuseppe Deriu nel 1967. Ferrai è stato fermato per un normale controllo a San Sperate, il paese museo noto per i suoi murales. La Y10 sulla quale viaggiava, condotta da Testa era priva di copertura assicurativa e del certificato di revisione. Per questo i Carabinieri hanno scortato la vettura in caserma, notando che uno dei due occupanti lanciava un oggetto dal finestrino. Subito recuperato è risultato essere una penna pistola. I controlli dei carabinieri di San Sperate e della Compagnia di Iglesias si sono subito spostati nelle abitazioni dei due. A casa di Ferrai sono state sequestrate una pistola semiautomatica cal. 7,65 con matricola abrasa e relative munizioni, mentre in casa di Testa sono stati scoperti il laboratorio e l'arsenale. I due sono stati rinchiusi in carcere con l'accusa di fabbricazione illegale di armi, concorso in porto e detenzione di armi clandestine. L'indagine del Reparto operativo dei Carabinieri punta ora a ricostruire la rete dei clienti di Ferrai e Testa per recuperare le pericolosissime penne-pistola

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