domenica 27 febbraio 2011

MOCCIA: Yara: La bimba che non volerà tre metri sopra il cielo" Se non è strumentalizzazione questa..

"La bimba che non volerà tre metri sopra il cielo”, è il titolo su Libero di un articolo dello scrittore sul caso Gambirasio

Povera Yara: dopo il ritrovamento del cadavere le tocca anche l’articolo di saluto da parte di Federico Moccia, l’autore di Tre metri sopra il cielo che verga le seguenti parole su Libero:



Mi è stata fatta una telefonata nel pomeriggio. «È stato trovato il cadavere di Yara Gambirasio. Potresti scrivere un pezzo? »
E così rimango in silenzio, come stordito. A cosa potrà servire quello che scrivo? Ma non voglio sembrare disinteressato. Non lo sono. E in un attimo ritorno indietro nel tempo. Tre mesi prima. Yara. Me la ricordo quella ragazza. L’avevo vista nelle foto dei telegiornali, una bella ragazza in tuta. Sembrava amare la ginnastica. Nelle foto la ricordo con un bel sorriso, con l’ap – parecchio come capita spesso a quell’età, con i capelli raccolti come fossero delle treccine che diventavano una coroncina. Aveva un body bianco in quelle foto, era giovanissima ma si vedeva già sbocciare una bella ragazza. Aveva la carnagione leggermente scura, i denti perfetti e degli occhi vivaci. Mi ricordo che avevo seguito quella storia. C’erano state alcune telefonate che dicevano che era ancora nella scuola, forse c’era stata anche una medium che ne dava qualche notizia sapendo dove avrebbero potuto trovarla. Ho pregato perché i suoi genitori la ritrovassero. Ma non così. Non in questo modo. Dopo così tanto tempo è stata trovata senza vita, per caso, in aperta campagna, da un residente del luogo che stava facendo volare un piccolo aereo. Immagino che quell’aereo improvvisamente abbia perso velocità, sia caduto così, a pochi metri da lei. E quella persona mentre lo cercava ha invece trovato lei. Lei nell’erba alta. Lei come un volo spezzato di quella piccola farfalla che era. E allora vorrei scrivere una lettera a te Yara.
Una lettera che non verrà mai letta, mai aperta. Una lettera che rimarrà abbandonata sulle pagine di questo giornale. Ma che forse arriverà da qualche parte e servirà a qualche cosa. Yara, mi piacerebbe pensare che tu abbia il sorriso dell’amore, che ci sia un Dio che ti permetta di perdonare, che ti faccia una carezza e solo con quella riempia il tuo cuore di tutto quello che tu non hai potuto vivere, di tutto quello che ti hanno rubato. Ho scritto dell’amore, dei sogni e delle emozioni e di quel primo bacio… Quello che forse tu Yara ancora non avevi mai dato, quello che magari hai tanto desiderato guardando quel ragazzo di scuola di poco più grande di te. Immagino quel tuo sorriso all’uscita, in maniera distratta perché lui non capisse o forse un po’ sì. Perché volevi vivere l’amore, perché lo avevi letto nei libri, lo avevi visto nei film, lo avevi sognato in un sogno… Lo avevi vissuto in famiglia guardando quei sorrisi tra tuo padre e tua madre. Ma l’amore dei genitori a volte non è più abbastanza, si ha voglia di sentirsi innamorati, di stare tre metri sopra il cielo. Ecco Yara, mi piacerebbe che in questo mondo ci fosse solo amore, vorrei vederti correre ancora con il cuore a duemila, emozionata e felice di poter confessare alla tua amica di quel bacio rubato, di essere sgridata dai tuoi genitori per essere arrivata tardi a cena, ti vorrei vedere ingenua e felice e che questo fosse permesso in questo mondo.
Vorrei Yara che ci fosse solo amore intorno a te e rispetto per la tua splendida fragilità, per la tua purezza, per i tuoi occhi che sorridevano, per il tuo sorriso curioso di amore e di vita… Ma qualcuno ci ruba i sogni Yara e io e tutti gli altri che amano, piangiamo con te

sabato 26 febbraio 2011

in Egitto nasce un bambino di nome "FACEBOOK"

La notizia riportata recentemente dai principali siti di informazione (a seguito della segnalazione del giornale locale Al-Ahram) suggerisce la nascita di un bambino, al quale è stato il nome di “Facebook” (il nome completo è Facebook Jamal Ibrahim).

Il bambino è per l’appunto un egiziano nato subito dopo la caduta del regime di Mubarak. Il social network Facebook è stato di vitale importanza e rilevanza nel corso della rivolta civile tenutasi qualche tempo fa nella nazione delle Piramidi. Facebook, mezzo di comunicazione di impatto sociale immenso e icona della rivoluzione mediatica del 21° secolo, è stato così omaggiato per il suo uso, fondamentale nell’espressione delle opinioni e dei fatti durante questa rivolta civile. Facebook è, quindi, divenuto in quel caso il punto di riferimento per le azioni sovversive di Wael Ghonim ed ha rappresentato la ribellione che il paese ha manifestato con orgoglio e volontà di cambiamento in piazza Tahrir.
Chissà, allora, se un giorno il bambino, nel momento in cui approderà sulla rete sociale di Zuckerberg, sarà oggetto di derisione e scherno o, oppostamente, sarà riconosciuto il valore del suo nome, quel nome che ha consentito una svolta indispensabile nella ribellione, tanto discussa ed affrontata nell’opinione mondiale di questi ultimi giorni.

Yara Gambirasio: ritrovato cadavere nel fiume


Tramite il sito Repubblica.it apprendiamo che in questo momento sono in corso degli accertamenti circa il ritrovamento di un cadavere nel fiume Brembo.
Si teme il peggio, il cadavere potrebbe infatti essere quello della giovane Yara Gambirasio.
Non ci sono notizie approfondite in merito, bisognerà attendere i risultati delle verifiche per saperene qualcosa di più. 
La ragazza risulta ormai scomparsa da mesi e le ricerche negli ultimi periodi risultavano piuttosto vane. Si augura ovviamente non si tratti della piccola ragazza… ci sembra di rivivere l’incubo del caso Sarah Scazzi… ma speriamo stavolta, possa  
 esserci un lieto fine.

PURTROPPO ARRIVA LA CONFERMA
Il corpo è stato rinvenuto da una persona del luogo che stava provando un aeromodello telecomandato, in un campo a Chignolo d'Isola.  Il cadavere in avanzato stato di composizione, secondo fonti qualificate, è proprio il corpo della giovane Yara, scomparsa da Brembate Sopra lo scorso 26 novembre.

venerdì 25 febbraio 2011

CATANIA: il 90% delle strisce blu è illegale perche dentro la carreggiata, non pagate le multe

Molte le vie che a Catania che hanno visto proliferare i posteggi a pagamento che, nell’ultimo periodo, si sono moltiplicati in tutta la città. Molti lo chiamano ironicamente “pizzo pubblico”, altri lo giudicano comunque una forma di estorsione, ma la notizia è che Da un rapido censimento, la maggior parte dei parcheggi a pagamento della città  Catanese sarebbero fuori legge
A rispolverarlo sono le Iene che in un servizio sui parcheggi a Milano mostrano una illegittimità palese che investe centinaia di amministrazioni pubbliche (Comuni) che riscuoterebbero illegittimamente la tariffa del parcheggio a pagamento su parcheggi non regolari.
Come recita di fatti recita l’articolo 7 comma 6 del codice della strada. 
“Le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico”


Quindi, nell’eventualità che sia stata elevata una multa in queste aree di sosta l’ammenda può essere contestata con certezza di vincere il ricorso.
Scoppia la bufera, il tam tam si diffonde a macchia d’olio e gli autmobilisti sul web si ribellano. “Vergogna, sempre a fregare i poveri cittadini” si legge sui forum. E ancora: “Maledetti puffi del parcheggio. Non paghiamo più”.
Si prevedono una pioggia di ricorsi, richieste di spiegazioni alle amministrazioni, un superlavoro per gli amministratori per mettersi in regola. Un parcheggio per essere regolare, dunque a norma di legge, deve essere ubicato fuori dalla carreggiata, cioè non tra un marciapiede ed un altro ma in aree ubicate fuori.
Il servizio della trasmissione di Italia 1 è chiara ed interpella anche tre avvocati che tutti si dicono concordi con la “lettura” dell’inchiesta giornalistica. Interpellata anche il sindaco di Milano, Letizia Moratti, non è sembrata al corrente della situazione ma si sarebbe impegnata a regolarizzare i parcheggi “fuori legge”. 
Ecco il video de "LE IENE"

venerdì 18 febbraio 2011

Proposta (choc) per eliminare la Trinacria dalla bandiera regionale. Difendiamo il nostro stemma!


E' stata illustrata ieri mattina a Palermo, nella sede dell'assessorato agli Enti locali, una proposta di legge d'iniziativa popolare per la rimozione dello stemma della Trinacria dalla bandiera della Regione siciliana. Due le ragioni principali che hanno spinto i sottoscrittori dell'iniziativa: la non esclusività del simbolo della Trinacria, utilizzato ancora oggi per rappresentare altri paesi e soggetti, tra cui l'isola di Man, nel Mar del Nord; le origini del simbolo, ricollegabili alla mitologia, "in antitesi - dicono i sottoscrittori - con la cultura e l'essenza del cristianesimo, che vogliono assolutamente preservare".
"L'iniziativa - afferma Sandro Oliveri, vice presidente del Consiglio comunale di Palermo (in quota Mpa), in qualità di portavoce del gruppo dei sottoscrittori - vuole sensibilizzare i siciliani che credono profondamente nei valori cristiani ad unirsi in questa prima proposta. Naturalmente, seguiranno numerosi altri appuntamenti, utili a ripristinare e a mettere al centro della vita sociale i principi del cristianesimo, in un epoca dove la secolarizzazione sta determinando un marcato degrado morale, con un decadimento della vita sociale, politica ed economica". Perchè questo richiamo ai cristiani sia credibile occorre modificare la legge all'Ars e consentire che tra i luoghi di esposizione ci siano anche quelli di culto: la bandiera mutilata della Trinacria sarebbe il simbolo dell'etica nelle chiese!
"Nelle prossime settimane - conclude Oliveri - partirà la raccolta delle firme, che ha come obiettivo minimo il raggiungimento di 10 mila sottoscrittori, così come previsto dalla legge". Martedì prossimo, alle 16, è prevista una manifestazione in piazza Indipendenza, davanti al palazzo d'Orleans, "durante la quale - conclude Oliveri - chiederemo al presidente della Regione Raffaele Lombardo di essere tra i primi sostenitori".

Leggendo tali notizie non si può non rimanere quantomeno sbigottiti. In tempi in cui la sostanza crea problemi di sopravvivenza politica, si pensa ai simboli. Oliveri si propone di chiedere al governatore di essere il primo firmatario. Come scrive giustamente Giovanni Ciancimino sulle pagine del quotidiano La Sicilia di oggi, "al posto di Lombardo non ci penseremmo due volte per una battaglia simbolica. Tanto non c'è sostanza".
Analizzando la questione, è facilmente riscontrabile l'origine mitologica della Trinacria, che però esprime anche (e soprattutto) la conformazione geografica della Sicilia: a Ovest Capo Lillibeo; a Sud Capo Passero; nel Nord-est Capo Peloro. I tre promontori ai tre vertici dell'isola, ecco l'origine mitologica, sarebbero sorti grazie a tre ninfe che vagavano per il mondo prelevando manciate di terra, piccoli sassi e frutti dalle aree più fertili.
Ciancimino conclude con una stilettata al presidente Lombardo: "...Da cattolico sostenga l'epurazione della nostra bandiera, perchè bando alla mitologia possa entrare nei luoghi di culto cristiano e lei avere meno noie in politica".

Scrive Fernando M. Adonia: "siamo sicuri che questo simbolo sia così distante dalla cristianità? E soprattutto, siamo in cuor nostro convinti che un richiamo nella bandiera siciliana alla "croce" aiuterebbe una terra già cristiana a esserlo di più?". La domanda è ovviamente retorica ma centra bene la questione, in quanto, più lo spirito cristiano è distante da un formalismo istituzionale, più esso è forte, nei cuori ovviamente.
Ancora Adonia: "É evidente che il consigliere Sandro Oliveri, nel suo entusiasmo, non tiene conto di un altro breve tratto della cattolicità romana, quella che lui stesso difende. I cristiani sono in questo mondo, ma non sono di questo mondo. Questo ha sempre consentito all’intelligenza credente di sfruttare -nell’accezione di portar frutto- la sapienza del mondo, anche quella pagana, per rileggerla in chiave cristica. Per questo noi da oltre quindici secoli festeggiamo la nascita di Gesù in coincidenza della festività precristina del Solstizio, il natalis solis invicti. Quella che per i pagani era la ricorrenza della rivincita della luce sulle tenebre, per i fedeli, il vincitore di quella battaglia era inequivocabilmente Cristo. Non c’è molto da aggiungere. Godiamoci la nostra bandiera, una delle più belle e antiche tra quelle regionali. Il cristianesimo in politica non può essere cromatico, o non solo: esso deve essere intransigente nei suoi principi: in difesa della legalità, della trasparenza, degli ultimi. È lì l’arduo combattimento del politico".

giovedì 17 febbraio 2011

Facebook: Impossibile commentare post e pagine? Ecco come risolvere..

Curioso quanto fastidioso il problema che sta affliggendo Facebook ed in particolare gli utenti che posseggono una pagina creata sul famoso Social Network. In particolare i problemi sono due: l’impossibilità di commentare un post di qualche utente e l’impossibilità di lasciare messaggi o commentare le pagine di Facebook o rispondere ai commenti di chi lascia un messaggio sulla pagina.
Il problema è dovuto ancora una volta a delle impostazioni della privacy che faranno tanto discutere ed arrabbiare molti utenti: se nelle impostazioni della privacy l’utente ha impostato che chiunque può commentare i propri post, sarà possibile per chiunque replicare a ciò che scrive sulle pagine Facebook. Anche l’amministratore di una pagina Facebook potrà commentare solo i post degli utenti che hanno impostato queste opzioni nella privacy.
Se volete commentare pagine Facebook e ricevere notifiche e replicheai vostri commenti dovete impostare la privacy come segue:





Andate su Facebook in alto a destra su Account
Scegliete“Impostazioni sulla privacy“L’opzione“Aggiornamenti di stato, foto e post”sarà impostata su “solo amici” e dovrete cambiarla andando su “Personalizza Impostazioni” che trovate in basso ed impostando “tutti” come criterio di privacy.





Ora non avrete problemi ma c’è da dire che questo sarà un duro colpo per molti amministratori di pagine e per molti utenti che avranno paura di abilitare questa opzione o si scocceranno addirittura di cambiarla. Posso dirvi che impostando solo l’aggiornamento di stato, foto e post visibile a tutti non significa che il vostro profilo, le vostre foto e la vostra bacheca diventeranno pubblici!!! Quindi potete tranquillamente scegliere questa 
opzione.


 Ma attenzione, il problema si risolverà del tutto,  solo quando tutti verranno a conoscenza di queste impostazioni e solo una volta che tutti modificheranno le loro impostazioni tutto tornerà come prima.

domenica 13 febbraio 2011

"in 1/2 ora" CENSURATO in SICILIA per "dar spazio a una partita calcistica" FATE GIRARE!!

Oggi si è appena consumato uno dei più preoccupanti episodi di censura negli ultimi anni, alle ore 14.30 doveva andare in onda su Rai 3 in 1/2 ora, il programma i Lucia Annunziata, che si occupava delle manifestazioni delle piazze italiane con l'iniziativa "Se non ora quando", invece in Sicilia siamo stati costretti a vedere il derby siciliano "Milazzo-Trapani"

Nel digitale terreste la trasmissione è andata regolarmente in onda ma in questa regione la maggior parte delle persone non ha ancora la possibilità di vederlo (è infatti l'ultima regione dove verrà spento l'analogico alla fine del 2012).



Non è la prima volta che "in 1/2ora" viene censurato in sicilia per dar spazio a competizioni sportive. Il 30 Novembre scorso era stata oscurata  l'incalzante intervista in mezz'ora di Lucia Annunziata con protagonista Marcello Dell'Utri a favore della partita Catanzaro - Siracusa

La "giustificazione" di questo avvenimento è che la RAI ha deciso di trasmettere la partita per venire incontro ai tifosi! Siamo alle comiche!!



FATE GIRARE...

sabato 12 febbraio 2011

War Games in Sicilia con i sottomarini NATO telecomandati. L'Italia: paese militarmente nuclearizzato.

Centinaia di attacchi aerei, vere e proprie battaglie navali, inseguimenti di sottomarini nucleari e finanche la sperimentazione di sofisticate armi a comando remoto. È quanto avviene dal 5 febbraio nelle acque siciliane del Mar Ionio con l’esercitazione aeronavale denominata Proud Manta 2011 a cui partecipano dieci nazioni della NATO (Belgio, Canada, Francia, Germania, Grecia, Italia, Spagna, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti). Diretta dal Comando Alleato delle Forze Sottomarine (COMSUBSOUTH) e delle Forze Aeree Marittime (COMMARAIR) di Capodichino (Napoli), Proud Manta è la “maggiore esercitazione alleata per la lotta antisommergibile (ASW) e lo sviluppo delle tattiche di contrasto alle attività illecite perpetrate via mare con particolare attenzione all’antiterrorismo”, secondo quanto diramato dalla NATO. “L’esercitazione che si concluderà il 18 febbraio è un’importante occasione per sperimentare nuove dottrine ed attrezzature militari. I partecipanti metteranno in pratica le strategie e le tecniche attualmente utilizzate con le operazioni Active Endevaour nel Mediterraneo ed Ocean Shield in Corno d’Africa, così come le altre capacità belliche necessarie ad assicurare una migliore integrazione ed interoperabilità delle unità che fanno parte della Forza di Reazione Rapida (NRF) della NATO”.

Imponente lo schieramento di uomini e mezzi: all’esercitazione partecipano infatti otto unità navali, diciannove tra aerei ed elicotteri ASW e sei sottomarini, uno dei quali, l’USS Memphis (SSN-691) della marina militare statunitense, è dotato di reattori a propulsione nucleare con una potenza di 26 MW e dei famigerati missili da crociera “Tomahawk”, a doppia capacità, nucleare e convenzionale, in grado di colpire un bersaglio distante 1.700 miglia nautiche.

giovedì 10 febbraio 2011

CASSAZIONE: "FORZA NUOVA È FASCISTA E ANTISEMITA"

ROMA - Confermata, dalla Cassazione, l'assoluzione dall'accusa di diffamazione nei confronti di un giornalista del Corriere della Sera e dell'ex direttore Paolo Mieli, denunciati dal leader di Forza Nuova Roberto Fiore, per una intervista nella quale un politico, Nando Simeone, inseriva la formazione politica di destra tra le «organizzazioni chiaramente fasciste e che sono portatrici di valori quali la xenofobia, il razzismo, la violenza e l'antisemitismo». La Cassazione ricorda che il pensiero espresso da Simeone, e riportato dal cronista, rientra - come già affermato nel 2010 in una sentenza nata sempre da una denuncia di Fiore - nel diritto di «critica storica e politica» dal momento che «alla luce dei dati storici e dell'assetto normativo vigente durante il ventennio fascista, segnatamente delle leggi razziali, la qualità di fascista non può essere depurata dalla qualità di razzista e ritenersi incontaminata dall'accostamento al nazismo». La Suprema Corte aggiunge - occupandosi in particolare dell'intervista a Simeone - che «sempre in dimensione storica», qualifiche di «xenofobia, razzismo, violenza ed antisemitismo attengono a principi o valori (o disvalori, a seconda della diversa angolazione prospettica), intimamente connaturati e strutturalmente coessenziali alla ideologia nazista e fascista». Con la sentenza 4938 - depositata oggi e relativa ad una udienza svoltasi lo scorso 28 ottobre - la Quinta sezione penale della Cassazione ha «rigettato» il ricorso presentato dalla Procura di Roma contro la pronuncia di proscioglimento di Simeone, Mieli e del cronista, emessa dal Gup dello stesso tribunale il 23 aprile del 2010. Anche la Procura della Suprema Corte, rappresentata da Francesco Salzano, aveva chiesto di respingere il reclamo. L'articolo che aveva suscitato il 'risentimentò di Fiore raccontava di un corteo di Forza Nuova, svoltosi nel quartiere romano di Prati. Nell'intervista Simeone, ex vicepresidente della Provincia di Roma, di Rifondazione Comunista, diceva: «Non è tollerabile infatti che spazi politici e di espressione siano lasciati a disposizione di organizzazioni chiaramente fasciste e che sono portatori di valori quali la xenofobia, il razzismo, la violenza e l'antisemitismo». Forza Nuova entrò in rotta di collisione anche con il sindaco di Roma Gianni Alemanno, contestandolo nel 2009 in occasione del varo del piano dei campi per i nomadi.

domenica 6 febbraio 2011

Catania: Allarme "MUCCA PAZZA" muore donna affetta da morbo.

RANDAZZO (CATANIA) – Nuovo caso sospetto di Creutzfeld-Jacob, il cosidetto morbo della mucca pazza, in Sicilia nel giro di pochi giorni. Si tratta di una casalinga di 68 anni di Randazzo, un paese sull’Etna. La donna, che presenta tutti sintomi tipici della malattia, e’ tornata a casa nel pomeriggio, dopo essere stata ricoverata nella clinica neurologica del Policlinico universitario di Catania, diretta dal professore Mario Zappia.
”Abbiamo fondati motivi per ritenere che ci sia una condizione di malattia di Creutzfeldt-Jacob – ha spiegato ai microfoni dell’emittente regionale Telecolor il professore Zappia – Per il momento e’ solo un sospetto clinico perche’ per avere la certezza bisogna effettuare delle analisi specifiche. Si tratta comunque di un caso abbastanza atipico di quanto descritto nella letteratura sanitaria internazionale per l’eta’ della paziente”.
La documentazione clinica della paziente e’ gia’ stata visionata dagli esperti dell’Istituto superiore di Sanita’; il caso e’ stato segnalato anche all’assessorato regionale alla Salute.
Nei giorni scorsi un altro caso sospetto aveva riguardato una donna di 52 anni di Castelvetrano (Trapani), che dopo essere stata in cura al San Raffaele di Milano era deceduta. Le analisi istologiche post mortem in grado di confermare la diagnosi non hanno ancora un esito.

NON PAGA LA TASSA LOCALE: LE SOPPRIMONO IL CANE


RECONVILLIER - La precisione svizzera non ha confini. Ma stavolta a farne le spese un povero barboncino innocente, soppresso "per legge" dagli agenti municipali della cittadina Reconvillier perché la sua padrona, una cittadina italiana, aveva dimenticato di pagare una tassa locale sul possesso di animali. Un'imposta che ammontava a 50 franchi svizzeri, poco più di 38 euro. A nulla sono valsi i tentativi di pagare la sanzione subito, gli agenti sono stati inflessibili. La severità adoperata in questo triste episodio è dovuta a uno studio della commissione finanze comunale, che ha evidenziato che la tassa sul possesso degli animali è tra le più evase nella zona. A dicembre, infatti, era stata inviata una lettera ai morosi che avvisava sulle conseguenze a cui andavano incontro. "Non faremo dietrofront, sarebbe come dare ragione agli evasori", ha detto il sindaco di Reconvillier Flavio Torti. E il primo a cadere in questa strana battaglia "civile" è stato un povero barboncino.

sabato 5 febbraio 2011

È asta per le foto di Berlusconi nudo nel suo harem..

[ovviamente non è questa una delle foto]

Non sono quelle negli atti della Procura. I legali del premier: solo fotomontaggi.

Silvio Berlusconi nudo circondato dalle ragazze del suo harem. È questo una delle tante foto che circolano nel mercato del gossip. Lo dice senza mezzi termini Il Fatto Quotidiano: “Le foto delle feste bollenti di Arcore ci sono, sono sul mercato e valgono tantissimo. Non sono quelle in possesso della Procura di Milano irrilevanti ai fini dell'inchiesta. In almeno una di queste, Silvio Berlusconi è immortalato senza veli e circondato dal suo harem, con ragazze giovani e giovanissime. Il presidente del Consiglio sa dell'esistenza di questi scatti decisamente compromettenti e teme che siano pubblicati. Le immagini confermerebbero inequivocabilmente i racconti che alcune testimoni fanno nelle intercettazioni e delle deposizioni davanti ai magistrati di Milano. In queste ore sono in corso trattative per aggiudicarsi lo scoop che probabilmente è destinato a cambiare la storia politica del Paese”.
I legali del premier, che parlano eventualmente di fotomontaggi, hanno annunciato di aver presentato denuncia.

martedì 1 febbraio 2011

DEPUTATO PDL SU SITI HARD IN AULA

foto da Oggi
Stavo guardando e cancellando i messaggi sul mio Ipad quando si è aperta una finestra e la pruderie maschile mi ha portato a fermarmi su quelle immagini di belle figliole...». Ammette di essere «stato colpito in un momento di pruderie curiosa» il parlamentare del Pdl Simeone di Cagno Abbrescia, imprenditore e per due volte sindaco di Bari. Il deputato è stato immortalato dal settimanale 'Oggì mentre, il 26 gennaio, poco prima dell'inizio della discussione in Aula sulla mozione di sfiducia al ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi, scruta a lungo immagini e profili di due escort. «Non sono molto esaltato per quanto è accaduto. Ma ci tengo a dire - spiega di Cagno Abbrescia - che sono un neofita dell'informatica, che non so accendere un computer, anche se da sindaco ho informatizzato il Comune di Bari». «Un mese fa - sottolinea - abbiamo ricevuto dal gruppo del Pdl l'Ipad e sto cominciando a capire come funziona». «Le foto che saranno pubblicate - spiega - sono state scattate in Aula prima dell'inizio della seduta. La mia era una consultazione curiosa». Oggi, dopo che le immagini che ritraggono il parlamentare sono state diffuse, di Cagno Abbrecia ha cominciato a ricevere i primi messaggi dai colleghi. «Se scomparissero le immagine pornografiche dall'informatica - ha scritto un deputato - la rete rimarrebbe senza utenti e ci sarebbe un solo messaggio: 'ridateci il pornò». Qualcun altro gli ha scritto: 'Grazie ai giornalisti ti faranno sottosegretario...', alludendo al caso Ruby e alle alle frequentazioni del Presidente del Consiglio.