mercoledì 21 dicembre 2011

Anche la carta può generare elettricità

L'energia elettrica può essere generata anche dalla carta. Un dipendente della Sony ha azionato un ventilatore grazie a una batteria bio alimentata da cellulosa di carta riciclata. La dimostrazione è avvenuta durante la Eco-Products, fiera di prodotti green che si è tenuto a Tokyo.
Durante la dimostrazione, la Sony ha invitato alcuni bambini a inserire brandelli di carta in una miscela di acqua ed enzimi, ad agitare il tutto per poi attendere pochi minuti, quelli necessari affinché il liquido si trasformasse in una fonte di energia in grado di fare vorticare una piccola ventola.
"Il procedimento è simile a quello delle termiti che mangiano il legno per ottenere energia", ha spiegato Chisato Kitsukawa, responsabile delle pubbliche relazioni per Sony, specificando che questa tecnica non è nuova al mondo accademico, ma raramente è stata proposta in location aperte al grande pubblico come quella di Tokyo.
La dimostrazione faceva parte di un più ampio evento della Sony volto a dimostrare come lo zucchero, attraverso il glucosio, possa alimentare batterie bio. Gli enzimi utilizzati nella miscela hanno lo scopo di isolare nella cellulosa lo zucchero di glucosio. Altri enzimi vengono impiegati per ricavare da quello stesso zucchero elettroni e idrogeno. Gli elettroni, veicolati attraverso un circuito separato, generano elettricità, mentre l'idrogeno, combinato con l'ossigeno, crea l'acqua.
"Le batterie bio alimentate in questo modo rispettano l'ambiente", spiega Kitsukawa, perché  non sono coinvolti metalli né sostanze chimiche per farle funzionare. Ma prima di avere sul mercato batterie alimentate dalla carta bisognerà aspettare ancora qualche anno. L'energia impiegata con questa tecnologia è sufficiente per attivare un lettore di musica digitale, ma non andrebbe bene per altri device che necessitano quantità più grandi per funzionare.

martedì 13 dicembre 2011

«Sembrano le Torri Gemelle»: bufera su progetto di Seul

I familiari delle vittime dell'11 settembre: progetto macabro. La società che gestisce i piani di costruzione: nessuno stop

Il nome pareva innocuo: The Cloud, la nuvola. E anche la sua collocazione, alle porte della nuova zona finanziaria di Yongsan, a Seul, sembrava rispondere a logiche a prova di tutto. Invece il progetto delle due torri per uffici e appartamenti realizzato dallo studio olandese MVRDV ha scatenato le ire delle famiglie delle vittime dell’11 settembre. Le quali hanno ravvisato nel design dell’edificio una macabra riproposizione, a scopo commerciale, della scena della tragedia di New York.
DUE TORRI - The Cloud si compone infatti di due torri, gemelle verrebbe da dire, strutturate come parallelepipedi, una di 60 e l’altra di 54 piani. Più o meno a metà, le torri sono collegate da un corpo irregolare, una "nuvola" appunto, sul quale troverebbero posto giardini, vasche, osservatori, terrazze. L’effetto complessivo, da lontano, potrebbe richiamare le fotografie famose delle due torri nel momento della deflagrazione, con il nembo infuocato che le collega. Così almeno è parso alle famiglie delle vittime. Lo studio di architettura si è scusato, facendo sapere che «non era nostra intenzione creare un’immagine che potesse rimandare agli attacchi, né abbiamo notato questa somiglianza durante il processo creativo» e dunque «ci scusiamo sinceramente con chiunque si fosse sentito ferito nei propri sentimenti da parte nostra. Non era nostra intenzione». Sono seguiti messaggi d’intimidazione. Chi tuttavia pare non essere toccato dal caso è la sudcoreana Yongsan Development Corporation, che gestisce i piani di costruzione. Hanno confermato che si comincerà a lavorare tra poco più di un anno, nel gennaio 2013, e si finirà nel 2016. «Non ci saranno né revisioni né cambiamenti», ha ammonito un portavoce.
da Corriere.it

Boost 190: il mistero del liquido rosso -video!

Mi è stata recapitata poco fa. Una busta senza mittente. Dentro c’era una scatola grigia con su scritto Boost190. Prima di aprirla ho controllato cosa ci fosse scritto sugli altri lati, non si può mai sapere. No, non è vero, nessuno penserebbe di leggere quello che c’è scritto fuori prima di sapere cosa c’è dentro. Quindi, ho aperto immediatamente il parallelepipedo di cartone e ci sono un po’ rimasto. Sembrava una fiala di V. Avete presente il sangue di vampiro di True Blood, quello con effetti a dir poco sorprendenti? Beh pareva lo stesso: una boccetta di vetro trasparente con dentro un liquido rosso.
Prima di aprire la fialetta, però, ho voluto leggere per bene di cosa potesse trattarsi, mica sono uno sprovveduto. Ok, no, non lo avrebbe fatto nessuno, neanche in questo caso. Ho immediatamente tolto il tappino della boccetta e ho annusato. Non era sangue, però l’odore pareva comunque strano. Chimico, ma un po’ inebriante, un po’ come le punte dei pennarelli indelebili.
Non ci stavo capendo niente. Forse perché era arrivato il momento di leggere sulla scatola? Ecco gli ingredienti, allora: 95% concentrato di Potenza, 5% soluzione salina. Indicazioni: il prodotto presuppone una elevata capacità di controllo della potenza. Mah. E’ un multivitaminico da bere allora. Ma mi è subito tornata in mente la storia delle tipe che hanno bevuto per sbaglio il Tantum Rosa e ho lasciato perdere. Mai bere da boccette arrivata in casa.

In ogni caso il mistero cominciava a rendermi impaziente, anche troppo. Ho cercato sul web. Sì avrei dovuto farlo subito, ma trovo sempre l’occasione di perdere del tempo prezioso. Se ne parla già un bel po’. Boost190 sembra avere tutte le potenzialità di questo mondo. Anche quella di annullare l’affaticamento muscolare o di insaporire i cibi in modo mai sentito. Ma non ci credo tanto, perché ognuno pare pensarla diversamente. E dato che, come già detto, non mi fido di ingerire un liquido rosso a caso, ho voluto vedere un video, che ho trovato su YouTube. E ci sono rimasto, di nuovo (e ho ringraziato la mia buona stella di non averlo bevuto). Eccolo:


Questo liquido, in definitiva, trasforma ogni materiale in acciaio. Già, ho decisamente fatto bene a non berlo, non voglio uno stomaco di ferro, ce l’ho già. E allora tento l’ultima carta, quella del sito ufficiale www.boost190.it E mi arrendo: una guardia ci dice che non possiamo entrare, che sapremo tutto tra qualche giorno. Ma quanto? E perché? Che cos’è questo liquido rosso, in realtà? Sono disperato. Ok ho deciso, lo bevo. Au revoir. Sarò un nuovo X Men.
http://www.bonsai.tv/

mercoledì 7 dicembre 2011

VUOI CAMBIARE IL COLORE DEGLI OCCHI? è possibile ..l'ultima follia della chirurgia estetica

Una clinica specializzata ha messo a punto uno tecnica che trasforma il colore dell’iride


Ne parla Enrico Franceschini su Repubblica, chiamandola “l’ultima follia estetica”: tutti con gli occhi azzurri, a patto che abbiate 3800 euro da spendere. E la possibilità di fare un salto a Londra, ovviamente:


Ed è già boom di richieste. Per adesso è ancora nella fase sperimentale e non mancano i dubbi da parte degli esperti medici sui rischi che una procedura del genere può comportare. Altri interrogativi riguardano l’ambito del politicamente corretto: possibile che, nell’era della globalizzazione e del “siamo tutti meticci”, mentre in capitali multietniche come Londra e New York si mescolano razze di ogni parte del mondo, ci sia ancora una vasta richiesta per non dire un desiderio di massa del simbolo per eccellenza della specie “ariana”, gli occhi azzurri (da accoppiare ai capelli biondi, più facilmente ottenibili, questi, con una buona tintura)? Ebbene sì, sostiene Gregg Homer, 57enne fondatore di Stroma Medical, una società di ricerche nel campo della chirurgia plastica che ha inventato il sistema per cambiare il colore degli occhi. «Non ho niente contro gli occhi scuri, anzi penso che siano belli», dice Homer, che ha gli occhi azzurri (naturali), al Timesdi Londra. «In vita mia ho incontrato un sacco di gente che vorrebbe avere gli occhi azzurri, e così come uno cambia colore dei capelli o usa la chirurgia estetica per modificare un tratto del proprio aspetto che non lo soddisfa, non vedo nulla di male nell’offrire al mercato ciò che il mercato chiede».


Funziona così:
Un raggio laser, sparato per 20 secondi sull’iride, distrugge il sottile strato di pigmentazione che copre la parte colorata dell’occhio, che nel giro di poche settimane si tramuta così da scura a chiara, ossia azzurra. La procedura, avvertono i dubbiosi, potrebbe aumentare la pressione dell’occhio. Oppure dilatare la pupilla in maniera anormale. E non è detto che il risultato sia immediatamente lo stesso in entrambi gli occhi, sicchè per averli della stessa tonalità di azzurro potrebbero essere necessari vari interventi.


Un altro dubbio è di tipo antropologico e sociale:


Charles Darwin, nel suo trattato “The descent of man”, considerava gli occhi azzurri un richiamo nuovo per risultare attraenti all’altro sesso, ma nuove teorie ritengono che la loro comparsa, dovuta a una misteriosa mutazione genetica all’incirca 20 mila anni or sono, sia solo una conseguenza delle pelle pallide che ricevono meno sole, assorbono più vitamina D e sopravvivono meglio al freddo, le condizioni in cui vivevano i nostri antenati del Nord Europa all’età della pietra. Non sarebbero, in altre parole, un segno di bellezza. Di certo c’è che oggi il 90 per cento della popolazione mondiale ha gli occhi scuri. Se una parte di costoro sogna di averli azzurri come Cameron Diaz e Daniel Craig finora ha avuto solo una possibilità: mettere lenti a contatto colorate. La Stroma prevede che entro tre anni, terminata la fase sperimentale e ottenute le necessarie licenze, un buon numero di terrestri sceglierà la sua tecnica laser per averli azzurri non per un giorno o per una sera, ma per sempre.

martedì 6 dicembre 2011

Alberto Stasi assolto per l'omicidio di Chiara Poggi

VIGEVANO - Alberto Stasi è stato assolto. Dopo oltre 5 ore di Camera di consiglio il gup di Milano ha dunque ritenuto che il ragazzo non è colpevole della morte di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007, confermando la sentenza del primo grado. La sentenza di assoluzione è stata emessa, al termine del processo di secondogrado con rito abbreviato, in base all'articolo 530, secondo comma, del codice di procedura penale: stabilisce che deve essere pronunciata sentenza di assoluzione «quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova». Il gup depositerà le motivazioni della sentenza entro 90 giorni.
 IN ATTESA DI ULTERIORI AGGIORNAMENTI. LA SENTENZA E' APPENA STATA EMESSA. ore 17.49

Alberto Stasi nel processo che lo vede accusato per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi vince anche il secondo round. A conclusione di una discussione resa incandescente dalle accuse del sostituto procuratore generale Laura Sbaraini che ha chiesto per il biondino di Garlasco una condanna a 30 anni, la Corte d’appello di Milano si è chiusa in camera di consiglio in mattinata e ne è uscita con una sentenza di assoluzione.
CONFERMATA LA SENTENZA DI PRIMO GRADO – Viene così confermato il verdetto pronunciato due anni fa dal Gup di Vigevano Stefano Vitelli che al termine di un rito abbreviato, aveva ritenuto insufficienti le prove raccolte contro Stasi.
*ore 17.58

Manovra: maxi aumento per i carburanti

Benzina verde +8,2 cent, il diesel +11,2 cent. Gli aumenti scatteranno subito, dal momento di entrata in vigore del decreto-legge "Salva-Italia"
Aumento immediato per le accise sui carburanti: secondo quanto previsto dalla manovra, "a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto" le aliquote su benzina e diesel salgono rispettivamente di 8,2 cent al litro e di 11,2 cent al litro. L'aumento entrerà quindi a regime dall'entrata in vigore del decreto-legge, la cui pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è prevista per questa sera o domani.
In particolare, segnala la Staffetta, l'accisa sulla benzina aumenta a 704,20 euro per mille litri, quella sul gasolio auto a 593,20 euro, quella sul Gpl auto a 267,77 euro per mille per mille chili (pari a 147,27 euro per mille litri) e quella sul metano auto a 0,00331 euro per metro cubo. 

Dal 1 gennaio 2013 ci sarà un ulteriore balzello solo su benzina e gasolio auto di 0,5 euro per mille litri. Quanto all'effetto sui prezzi alla pompa (per calcolare il quale bisogna aggiungere all'accisa l'Iva del 21%) per la benzina sarà di 9,9 centesimi al litro, per il gasolio di 13,6 centesimi al litro, per il Gpl di 2,6 centesimi al litro.

domenica 30 ottobre 2011

Germania, CHIESA guadagna con romanzi PORNO

L'accusa del quotidiano «Die Welt»: la Curia possiede al 100% un'editrice che pubblica anche titoli erotici

Il sasso, pesante, l'ha lanciato Die Welt, serioso e conservatore giornale tedesco, qualche giorno fa: «La Chiesa cattolica guadagna un capitale grazie al porno». Un'accusa che ha destato grande scandalo in Germania. I fatti: la Weltbild, una delle più grandi case editrici tedesche, è posseduta al 100% dalla Curia. Ebbene, nel suo portfolio, non si annoverano solo bibbie e testi sacri, ma testi sull'esoterismo e la magia o bestseller come Il Codice da Vinci di Dan Brown, mai troppo amato negli ambienti clericali per le sue interpretazioni eterodosse.
2.500 TITOLI EROTICI - Ma c'è (ben) di più: nel catalogo dell'editrice ci sono 2.500 titoli erotici ( Sesso per intenditori,Storie sporche o La puttana dell'avvocato), con copertine non troppo pudiche. I numerosi fedeli di Germania avevano già espresso la loro riprovazione, nel 2008, inviando un documento di settanta pagine in cui veniva fortemente criticata la linea della casa editrice. Ma dagli ambienti ecclesiastici non è arrivata alcuna risposta. Ora Weltbild è passata al contrattacco, minacciando azioni legali per diffamazione: le pubblicazioni non sarebbero «pornografiche, ma erotiche e incidono per una quota minima sul bilancio dell'azienda». Considerando che il gruppo editoriale fattura un giro d'affari annuo di 1,7 miliardi di euro, il dubbio, nell'opinione pubblica tedesca, rimane. All'insegna del vecchio adagio «Predicare bene e razzolare male»

venerdì 7 ottobre 2011

Conficker: Il virus che potrebbe spegnere Internet

Tra i milioni di malware che girano online, ce n'è uno che non solo potrebbe danneggiare il computer, ma l'intera Rete. Si chiamaConficker, è capace di aggiornarsi da solo e di sfruttare le risorse del computer senza il nostro permesso. E ha già infettato 12 milioni di terminali.
"Conficker può entrare nel sistema operativo del computer, prendendone completamente il controllo, e creare così una rete di moltissimi computer che lavorano come uno solo". Le parole sono dello scrittore Mark Bowden, intervistato questa settimana durante il programma radiofonico Fresh air, in onda sulle frequenze della National Public Radio statunitense, e autore del libro Worm: The First Digital World War. Libro che lancia un vero e proprio allarme.
Il worm, criptato, plasma infatti un botnet, una rete di computer (che in gergo si chiamano appunto bot, o più didascalicamente, zombie) collegati a Internet e controllati da un'unica macchina, il botmaster. L'epidemia è cominciata nell'ottobre 2008, ma chi vi sia dietro è ancora un mistero, tanto che Microsoft ha messo una taglia sul responsabile (o sui responsabili) di addirittura 250mila dollari.
Quel che è certo è che con una potenza informatica di questa portata si può fare quasi tutto: come spiega lo scrittore nel suo libro (e come riporta anche Npr), è possibile non solo rubare passworddi account e conti online, ma anche controllare banche, sistemi di telefonia, traffico aereo. Ma, soprattutto, un botnet così ampio può agire su Internet: può spegnere la Rete in larghe porzioni del pianeta, se non addirittura ovunque. Un interruttore che potrebbe tornare utile a qualcuno in tempi di rivolte e guerre civili, come è successo recentemente nel Nord Africa.
Una vera e propria arma dunque, potente ma ancora mai usata. " Con uno strumento del genere, formato da migliaia di computer che lavorano all'unisono, non c'è sistema di sicurezza commerciale che non possa essere crackato", ha aggiunto Bowden: " Ma dire che la creazione stessa di un botnet sia un'attività criminale è azzardato: è come dire che un trapano è un'arma perché potrebbe essere usato per una rapina in banca. Non è lo strumento in sé ad essere pericoloso, ma l'uso che se ne fa".
Dopo la sua scoperta nel 2008, si è comunque creato un gruppo di esperti di sicurezza - volontari che si fanno chiamare Conficker Working Group - impegnato a studiare come funziona il worm e a mettere in piedi un programma di contro attacco, viste le conseguenze che il suo uso potrebbe avere.
Ma perché non sono i governi e le istituzioni ad occuparsi del problema? Perché sembra, riferisce questo gruppo di esperti, che al loro interno non vi sia alcuno capace di comprendere cosa questo virus potrebbe fare.
"I volontari hanno provato anche a contattare la National Security Agency (Nsa) statunitense e ilPentagono, per capire se queste istituzioni erano disposte a prestare i loro computer per la causa", ha spiegato lo scrittore alla radio.
"Ma quello che hanno scoperto è che all'interno del governo nessuno capiva cosa stesse succedendo: il livello di cyberintelligenza era bassissimo, anche in quelle agenzie che dovrebbero essere in grado di proteggerci. Ma non solo sono incapaci di occuparsi di Conficker, ma addirittura hanno difficoltà a capire cosa sia".
Per fortuna, il creatore del worm non sembrerebbe, per ora, volerlo usare come arma; forse il suo scopo criminale è solo quello di fare soldi. Ma il gruppo di esperti mette in guardia: Confickerpotrebbe essere usato in qualsiasi momento in maniera distruttiva, soprattutto perché ogni giorno infetta nuovi computer, compresi quelli di Fbi, lo stesso Pentagono e grandi organizzazioni.
E pensare che Microsoft aveva rilasciato, già nel mese in cui il virus apparve per la prima volta, un aggiornamento capace di proteggere qualsiasi computer dal malware. Una soluzione facile. Se solo i responsabili della sicurezza informatica delle agenzie che dovrebbero proteggerci sapessero usarla.

Shakespeare nato a Messina?


Il comune scrive una lettera alla Regina

Per gli studiosi sono troppi gli elementi che legano il drammaturgo alla città siciliana


Shakespeare era siciliano? Questo il “dubbio amletico” del presidente del consiglio comunale di Messina. Per cercare di far luce sulle origini del drammaturgo, Giuseppe Previti ha inviato una lettera direttamente “A Sua Maestà Elizabeth Alexandra Mary” nella quale ha chiesto di "favorire gli approfondimenti culturali” necessari a verificare le ipotesi di una possibile nascita di William Shakespeare a Messina nel 1564.
La missiva è stata inviata anche ad altre istituzioni, tra cui l'ambasciata italiana a Londra, il ministero per i beni culturali e quello per gli affari esteri. Ma non si tratta dell’unica iniziativa volta ad affermare la sicilianità del drammaturgo. Il consiglio comunale di Messina ha concesso lo scorso 8 agosto la cittadinanza onoraria post mortem a Shakespeare e l’inserimento del suo nome nell’albo degli uomini illustri. Inoltre, alcuni mesi prima era stata posta nei pressi della piazza del Duomo una targa a lui dedicata contenente alcuni versi della commedia “Much ado about Nothing”, Molto rumore per nulla.
L’opera, infatti, oltre che essere ambientata proprio a Messina conterrebbe espressioni dialettali inequivocabilmente siciliane come “mizzica”. Lo stesso titolo dell’opera, inoltre, richiamerebbe "Tantu traficu ppi nenti"scritto da Michelangelo Florio nel 1579, mentre il volumetto «I secondi frutti», scritto sempre da Florio e pubblicato nel 1583, conterrebbe molte citazioni presenti nell'Amleto, scritto molti anni dopo.
Alcuni studiosi sostengono infatti che William Shakespeare sia proprio lo stesso Michelangelo Florio, nato a Messina il 23 aprile 1564 (stessa data del drammaturgo) da Giovanni Florio e Guglielmina Crollalanza. Fuggito in Inghilterra per sfuggire all’Inquisizione, Michelangelo avrebbe preso nome e cognome della madre trasformandolo nella traduzione letterale inglese,William Shake(scrolla)-Speare(lancia).
Inoltre, tra gli altri indizi ci sarebbe il fatto che il drammaturgo ha ambientato ben 15 dei suoi 37 drammi in Italia mentre nessuno è ambientato nella sua città natale, Stratford on Avon.
da TGcom

martedì 4 ottobre 2011

Il Gatto con due facce nel Guinness


Worcester (MassachusettsUsa), - Il gattoFrank and Louie è nato con due facce, due bocche, tre occhi e moltidubbi sul suo futuro. Dodici anni dopo essere stato salvato da Marty Stevens, il felino non solo sta benissimo, ma è addirittura entrato nel Guinness dei primati del 2012.
Frank and Louie è infatti il gatto con la condizione di Janus sopravvissuto più a lungo. La patologia prende il nome dal dio romano Giano, che aveva appunto due facce.
La padrona del felino lavorava in una scuola di veterinaria quando Frank and Louie è stato portato nella struttura per essere abbattuto proprio a causa della patologia. La Stevens decise invece di tenerlo e ha detto che ogni giorno di vita dell'animale è una benedizione perché i gatti con la condizione di Janus sopravvivono di solito pochi giorni.

lunedì 26 settembre 2011

Penne pistola a Cagliari, scoperta fabbrica

CAGLIARI - In apparenza una normale penna a sfera con meccanismo a scatto, in realtà un'arma micidiale, perchè insospettabile, in grado di sparare un proiettile cal. 22 e superare i controlli di sicurezza. Il laboratorio dove le penne-pistola venivano realizzate è stato scoperto dai Carabinieri del Comando provinciale di Cagliari in un appartamento del quartiere cagliaritano di Is Mirrionis dove è stato sequestrato un autentico arsenale. Ideatore dell'impresa, secondo i Carabinieri, un uomo condannato per sequestro di persona, Enrico Ferrai, di 70 anni, originario di Arzana (Ogliastra), ma residente a Cagliari, il quale è stato arrestato con un presunto complice, Marco Testa, di 61, cagliaritano, nel cui appartamento è stato scoperto l'attrezzato laboratorio specializzato nella fabbricazione artigianale di penne-pistola. Nella casa era stato installato un tornio industriale e altre attrezzature utilizzate per realizzare le camere di scoppio e tutti i componenti meccanici dell'arma. Imponente l'arsenale sequestrato dai militari: 63 penne-pistola pronte per la vendita sul mercato clandestino, 22 ancora in fase di assemblaggio e circa 200 parti per l'allestimento di almeno altre 40 armi, oltre a cartucce in calibro 22 e 6,35. I Carabinieri, secondo quanto ha spiegato il comandante provinciale di Cagliari, col. Davide Angrisani durante una conferenza stampa, sarebbero riusciti ad individuare la fabbrica perchè tenevano sotto controllo Ferrai, uno dei responsabili del sequestro del radiologo cagliaritano Giuseppe Deriu nel 1967. Ferrai è stato fermato per un normale controllo a San Sperate, il paese museo noto per i suoi murales. La Y10 sulla quale viaggiava, condotta da Testa era priva di copertura assicurativa e del certificato di revisione. Per questo i Carabinieri hanno scortato la vettura in caserma, notando che uno dei due occupanti lanciava un oggetto dal finestrino. Subito recuperato è risultato essere una penna pistola. I controlli dei carabinieri di San Sperate e della Compagnia di Iglesias si sono subito spostati nelle abitazioni dei due. A casa di Ferrai sono state sequestrate una pistola semiautomatica cal. 7,65 con matricola abrasa e relative munizioni, mentre in casa di Testa sono stati scoperti il laboratorio e l'arsenale. I due sono stati rinchiusi in carcere con l'accusa di fabbricazione illegale di armi, concorso in porto e detenzione di armi clandestine. L'indagine del Reparto operativo dei Carabinieri punta ora a ricostruire la rete dei clienti di Ferrai e Testa per recuperare le pericolosissime penne-pistola

sabato 24 settembre 2011

La Gelmini e il TUNNEL: altro che acceleratore di particelle, il suo ministero ha finanziato il tunnel.. Ennesima figuraccia per l'Italia.


IN BASSO AGGIORNAMENTO E SECONDO COMUNICATO, ennesima GAFFE!

Con la notizia del superamento della velocità della luce dei Neutrini, anticipatavi Giovedì 22 su questo blog, e resa pubblica ufficialmente ieri, nel quale un fascio di neutrini è stato lanciato dal Cern di Ginevra e ha raggiunto i Laboratori Nazionali del Gran Sasso,superando di 60 nanosecondi la velocità della luce, sembra che la fisica fondata sulla relatività sia da riscrivere.. (QUI il post)


Ma la vera notizia bomba, invece, quella passata sotto traccia fino a poco fa, è che l’Italia – con la pur marginale collaborazione dell’Europa – ha costruito in men che non si dica un’opera faraonica: un TUNNEL di 730 km che collega i laboratori del Cern a quelli del Gran Sasso (altro che la TAV!!). 
A certificarlo è il sito del Miur, in questa dichiarazione attribuita al ministro Maria Stella Gelmini:


Spettacolare, a dir poco, nella forma e nella sostanza..
Sorvolando sul fatto che il superamento della velocità della luce sia “una VITTORIA epocale”. (chissà cosa avrà vinto!!)
Il capolavoro di comicità involontaria arriva appena una riga più giù. Ebbene sì, per fare spazio a questi neutrini abbiamo costruito un tunnel – UN TUNNEL (?!?) – tra il Cern e i Laboratori del Gran Sasso. Al quale l’Italia ha contribuito con la spropositata somma di 45 milioni di euro. (Cioè, va ricordato che il nostro contributo a una presunta galleria di 730 km vale quanto mezzo chilometro di alta velocità ferroviaria). 
"Un altro chilometro" lo investiamo “con assoluta convinzione” nel Cern… (altri 80 milioni)


Ringraziamo il GOVERNO ITALIANO e il MINISTRO DELL'ISTRUZIONE per quest'ennesima figuraccia a livello mondiale


P.S. Ricordiamo che un mese fa il ministro Gelmini ha nominato i presidenti di una dozzina di enti nazionali di ricerca, dopo averne attentamente valutato i curricula. E questo mi fa anche più paura..


AGGIORNAMENTO e SECONDO COMUNICATO:
Ecco la tardiva Risposta del ministro: «Polemica destituita di fondamento e assolutamente ridicola. È ovvio che il tunnel è quello nel quale circolano i protoni dalle cui collisioni ha origine il fascio di neutrini che attraversando la terra raggiunge il Gran Sasso».
Peccato che il comunicato è stato interpretato bene.. è la giustificazione della Gelmini che non regge..
Ma l’ondata contro il tunnel impossibile non si arresta. Manuela Ghizzoni (Pd) critica «il ministro dell’Istruzione che, evidentemente digiuna di fisica, si fida di collaboratori che le mettono in bocca dichiarazioni che scatenano l’ilarità del globo». Per l’Udu (Unione degli universitari), «siamo alle comiche finali: l’on. Gelmini non ha perso l’occasione per dimostrare tutta la sua inadeguatezza al ruolo di ministro dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca». Sulla stessa linea Mimmo Pantaleo, segretario generale Flc-Cgil, secondo cui «da un ministro convinto che esista un vero tunnel tra il Gran Sasso e il Cern costato solo 45 milioni di euro c’è poco da aspettarsi. Vada a casa al più presto assieme ai suoi degni colleghi del governo».

Il ministero chiama quindi a raccolta gli scienziati per difendere il comunicato incriminato. Roberto Petronzio, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, curatore dell’esperimento sul superamento della velocità della luce, parla di «polemica del tutto strumentale e pretestuosa. 

È ovvio che il ministero dell’Istruzione si riferisse al tunnel lungo un km, che l’Italia ha contribuito a costruire, al cui interno viene lanciato il fascio di protoni». «Il tunnel che conta, quello veramente importante, a cui si riferiva la dichiarazione del ministero - gli fa eco Giovanni Bignami, presidente Inaf, Istituto nazionale di astrofisica - è quello che passa sotto il Gran Sasso e che, in una caverna laterale, accanto al tunnel autostradale, contiene lo strumento chiave di questo bel risultato, cioè lo strumento "OPERA"». Peccato che la Gelmini aveva appena smentito dicendo che il tunnel era quello da cui partivano i neutrini (da Ginevra).. :)

Baila verso la chiusura. Giudice blocca il programma della D'Urso?


Secondo alcune indiscrezioni potrebbe arrivare lo stop.
Prima ancora di essere messo in onda il nuovo programma di Barbara d'Urso, 'Baila!', è già divenuto un vero e proprio 'caso' mediatico. Qualche mese fa Milly Carlucci, per prima, ha espresso le sue forti critiche accusando Mediaset di aver creato uno show praticamente identico all'ormai collaudato 'Ballando con le stelle'.
Il legale della Carlucci ha sostenuto, infatti, che “in base alle numerose indiscrezioni emerse, Baila! riprodurrebbe pedissequamente gli elementi e i caratteri propri di Ballando con le stelle” ma Mediaset, tramite un comunicato stampa, si è difesa: “Il programma ‘Baila’ è ancora in fase di realizzazione e dunque nessuno può affermare di sapere ora come sarà. Certamente i programmi saranno diversi, come diversi sono i due format”.
I giorni scorsi è arrivata, però, la dura presa di posizione della BBC che ha deciso di citare Mediaset in giudizio per il presunto plagio del format “Strictly come dancing”, la cui versione italiana è appunto il programma di Milly Carlucci “Ballando con le stelle”.
Secondo la rete televisiva britannica Mediaset avrebbe violato la normativa sul copyright. Roberto Cenci, regista e direttore artistico di 'Baila!', ospite a Pomeriggio Cinque, ha voluto chiarire: “Si è parlato impropriamente di plagio la situazione è paradossale: è stata intentata una causa prima ancora di vedere il programma”.
“La trasmissione di Raiuno 'Ballando con le Stelle' si ispira a 'Strictly come dancing' della BBC. Endemol e RTI hanno invece acquisito in licenza, e riadattato per il mercato italiano, il format di 'Bailando por un Sueño',  prodotto da Televisa, emittente messicana. E' già andato in onda in diversi paesi del mondo, anche contemporaneamente al format inglese e senza  nessuna polemica. I due format sono già diversi all’origine”.
“Anche le differenze tra i due programmi appaiono sostanziali – ha proseguito il regista -: 'Ballando con le stelle'  usa personaggi famosi che devono gareggiare per vincere l’edizione del programma esibendosi. A 'Baila!' invece, gareggia e vince il concorrente non famoso. Non il Vip. Il compito del vip, che non è in gara, è solo quello di aiutare il concorrente a vincere e ad esaudire il proprio sogno”.
Proprio nelle ultime ore è arrivata quella che potrebbe essere definita una vera e propria 'doccia gelata' per Mediaset, almeno stando alle indiscrezioni pubblicate dal sito del settimanale 'Oggi', a proposito della sentenza che verrà diffusa solo lunedì.
Secondo la redazione di 'Oggi', 'Baila!' rischia seriamente di essere bocciato e il giudice potrebbe quindi inibire la messa in onda della prima puntata del nuovo show della D’Urso. Dunque gli autori e i dirigenti Mediaset sarebbero già al lavoro per studiare delle alternative da programmare al posto del nuovo show, il cui debutto è fissato proprio per lunedì sera, dopo una promozione durata parecchie settimane.
'Oggi' ha interpellato anche Milly Carlucci che per ora non si è voluta sbilanciare, spiegando: “Siamo tutti in fibrillazione in attesa di conoscere i reali contenuti della sentenza”. Dunque solo lunedì arriverà la notizia ufficiale sulle sorti del nuovo programma di Barbara D'Urso

venerdì 23 settembre 2011

Novità Facebook: la tua vita diventa una social Timeline


È una vera rivoluzione! Mark Zuckerberg, sul palco della conferenza F8, annuncia tutte le novità del suo social network: il profilo cambia completamente faccia grazie alla Timeline che diventa la “cronologia della nostra vita”. E poi più funzioni, più pulsanti, più applicazioni, più…
Facebook tutto nuovo - Se ieri mattina (presto) vi avevamo elencato le novità che avrebbero potuto essere annunciate all’annuale conferenza F8 per gli sviluppatori di Facebook , ieri sera (ora italiana) Mark Zuckerberg ha spiazzato tutti reinventando il suo social a partire dalla sua vera anima: la pagina del profilo. Il fondatore e CEO di Facebook racconta che “nelle prime versioni del profilo, era possibile vedere gli aggiornamenti relativi agli ultimi cinque minuti della propria vita”, mentre del 2008 questo lasso di tempo si è allungato all'ultimo quarto d'ora. Adesso il nuovo profilo mostra tutto il resto.
Timeline e profilo - La Timeline è la cronologia della nostra vita online, una linea temporale che mostra tutte le attività svolte su Facebook da quel famoso primo giorno: dalle foto e i video caricati alle applicazioni utilizzate, dagli aggiornamenti inseriti alle singole interazioni con gli altri membri dell’universo social. Il profilo diventa una sorta di album dei ricordi da sfogliare. Zuckerberg spiega che l’obiettivo del nuovo profilo è offrire a tutti una vera “casa” digitale in grado di esprimere appieno chi siamo e che ci permette di mostrare ai “visitatori” tutto o solo una parte di noi, dei nostri ricordi e delle nostre azioni. La pagina del profilo sarà quindi completamente personalizzabile proprio per esprimere ogni sfaccettatura della nostra personalità e della nostra vita.
“Mi piace” ancora di più - Se la Timeline è sicuramente il “piatto forte” della serata alla F8 Conference, non sono da meno le altre novità a partire dall’Open Graph, una nuova piattaforma che permetterà di sviluppare delle applicazioni con una marcia in più. Il “mi piace”, che è ormai un caposaldo di Facebook , è un po’ limitante perché separara nettamente il bianco dal nero tralasciando le sfumature di grigio. Ebbene, le nuove applicazioni permetteranno di esprimersi a “colori” e di interagire con la Timeline per arricchire di ulteriori dettagli la propria cronologia esistenziale e quella dei propri amici. E poi tanta musica, video e film : Facebook diventerà un luogo per vivere virtualmente a 360 gradi. Il lancio del nuovo Facebook è fissato per il 30 settembre.

Neutrini: Superata velocità della luce. Spazio e tempo da riscrivere


Tutto è relativo, anche la Teoria della relatività. Einstein potrebbe essere stato superato: i neutrini vanno più veloci della velocità della luce. Lo hanno dimostrato i dati del rivelatore Opera, dell'esperimento Cngs (Cern Neutrinos to Gran Sasso), nel quale un fascio di neutrini è stato lanciato dal Cern di Ginevra e ha raggiunto i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, dell'Istituto nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
Le particelle hanno coperto quei 730 chilometri di distanza a una velocità più alta di quella della luce.
Il muro è stato infranto di appena 60 nanosecondi (che sono miliardesimi di secondi).
CAMBIA LA CONCEZIONE DELL'UNIVERSO. Dalla comunità scientifica non è ancora arrivata la conferma ufficiale, attesa molto probabilmente il 23 settembre da parte del Cern. Se confermato, il risultato è pronto a rivoluzionare l'attuale concezione dell'universo.
Rompe infatti uno dei capisaldi della fisica contemporanea, quello dell'impossibilità di superare la velocità della luce, previsto proprio dalla Teoria della relatività generale di Einstein.
La Teoria impone che la velocità massima alla quale i corpi materiali possono viaggiare sia la velocità della luce, cioè 300 mila chilometri al secondo
Dal 21 ottobre 1983 si è scelto questo valore come esatto per tarare altre costanti, tra cui il metro.
C'è chi sostiene che rivoluzionando questo sistema verrebbero ridiscusse anche le unità di misura temporali fino all'estrema ipotesi di poter viaggiare a ritroso nel tempo.
Giovedì, 22 Settembre 2011
Ringraziamo Michele Rappazzo per la segnalazione. Seguite il suo  blog QUI

giovedì 22 settembre 2011

Satellite rischia di schiantarsi sull'Italia tra poche ore. [non è una bufala]


La Protezione Civile ha diffuso le mappe delle due possibili traiettorie di rientro del satellite UARS. Entrambe evidenziano la possibilità che i detriti cadano sul Nord Italia, in una zona molto ampia.
Ecco le mappe

UARS, traiettoria 1

UARS, traiettoria 2
Il momento si avvicina e alla Nasa sono tutti con gli occhi al cielo (e ai computer). L'Upper Atmosphere Research Satellite (Uars), mandato in pensione sei anni fa, è in fase di rientro sulla Terra. Un brusco rientro, non controllato, e da domani potrebbero piovere detriti. Ecco un riepilogo di tutto quello che l'Agenzia spaziale statunitense ci ha fatto sapere fino ad oggi.

Che cosa è Uars?
L'Upper Atmosphere Research Satellite è stato lanciato venti anni fa, con lo scopo di raccogliere informazioni sulla salute dello strato di ozono. Dopo 14 anni è stato spento e fatto scendere a un'orbita compresa tra 245 e 275 km di altitudine. Ora si trova tra i 225 e i 205 (qui gli aggiornamenti).

Quanto è grande?
Lo hanno paragonato a uno scuolabus, 10,7 metri per 4,6, per un totale di circa 6 tonnellate. Si pensa che il satellite si frammenterà in più di 100 parti al contatto con l'atmosfera terrestre, la maggior parte delle quali brucerà. Solo 26 pezzi di metallo dovrebbero sopravvivere allo scontro. Il più grande, comunque, ha un peso notevole: circa 136 Kg. In tutto, dovrebbero piovere sulla Terra circa 544 Kg di detriti.

L'ora XLe ultime previsione degli scienziati della Nasa danno una finestra temporale di tre giorni. I pezzi potrebbero precipitare al più presto domani, giovedì 22 settembre, o, al più tardi, sabato 24. Mark Matney, esperto di detriti spaziali del Johnson Space Center di Houston, confida di avere in mano informazioni più precise domani stesso. A quel punto, la finestra potrebbe essere ristretta a qualche ora. La difficoltà dei calcoli dipende anche dal fatto che i detriti viaggiano a una velocità di circa 28mila chilometri orari (o 8 chilometri al secondo).
Strike zone
Ogni continente, tranne l'Antartide, rientra nella zona di possibile impatto, che va dai 57 gradi di latitudine Nord ai 57 gradi Sud, secondo quanto dice l'agenzia Ap. Un'area che a Nord parte da Edmonton (Canada) e Aberdeen (Scozia), mentre a Sud arriva fino Capo Horn, la punta più meridionale del Sud America. E i detriti potrebbero spargersi su un tratto lungo circa 800 Km.
Può cadere in Italia?Sì. Tra i possibili paesi colpiti c'è anche il nostro dove potrebbero cadere dei frammenti, in particolare nel Nord (l'eventuale fascia di 200 chilometri individuata vedrebbe coinvolte Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino, Veneto, Friuli, Liguria ed Emilia Romagna). Quando? Si tratta di due fasce orarie: l'una tra le 21:25 e le 22:03 di venerdì, l'altra tra le 3:34 e le 4:12 di sabato. Ma la probabilità resta bassa, siamo allo 0,9 per cento, e la certezza della caduta si saprà solo 40-60 minuti prima, con un'approssimazione spaziale di 10-20 chilometri.

venerdì 2 settembre 2011

Depositò 596 lire e 70 centesimi in banca nel 1942, ora valgono 400.000 Euro


Sembra un copione da film quello che vede protagonista un 91enne di Rive D’Arcano, piccolo paese dell’Udinese. Bonifacio Savio nel 1942 deposito’ 596 lire e 70 centesimi su un libretto di piccolo risparmio nominativo del Banco di Napoli. Era una sommetta notevole all’epoca, ma il fatto fu poi oscurato dalla guerra mondiale e da allora non se ne seppe piu’ nulla (finita la guerra l’uomo torno’ al paese, ebbe famiglia, figli e nipoti).
Fino a oggi, quando Claudio, nipote dell’arzillo vecchietto, ha ritrovato in un cassetto della vecchia casa di famiglia il prezioso libretto e lo ha restituito al proprietario ancora in vita. Il vecchio Bonifacio Savio ha deciso di affidare la questione a uno studio legale per richiedere la restituzione del denaro tenendo conto della rivalutazione e degli interessi.
Conclude così l’agenzia Agi: “Si e’ calcolato che oggi l’uomo, dopo 70 anni di giacenza in banca dei suoi risparmi, dovrebbe intascare circa 400mila euro”.

Bambino di 10 anni cambia sesso. d'accordo i genitori...


COLUMBUS – Jackie è un maschietto di 10 anni che vive in Ohio, negli Stati Uniti. Come tutti i bambini ha dei desideri, che spesso i genitori cercano di accontare. Ma il desiderio di Jakie è un po' particolare: vuole diventare una bambina. E i genitori hanno accettato la sua scelta. "La tendenza di Jackie ha iniziato a manifestarsi a 18 mesi - ha raccontato la madre Jennifer all'Huffington Post - quando ha cominciato a ballare vestita da ballerina e ad indossare abiti da femminuccia rosa con lustrini". 
La madre allora iniziò ad informarsi attraverso internet, per capire cosa stesse attraversando il figlio e, dalle sue ricerche, ha capito che il bambino fosse transessuale e che volesse cambiare sesso. La sorella di Jackie, Sagan, gli chiese se volesse essere una bambina e il bambino disse "Sì". A soli 10 anni Jackie andò dalla madre e si sfogò piangendo: "Sono una bambina e non ne posso più di fingere di essere un maschietto”. 
”Se vuoi essere una bambina, per me e tuo padre non ci sono problemi", fu la risposta della donna. Jackie ha iniziato così a vestirsi e comportarsi come una femmina e se al padre John viene chiesto quanti figli ha, l'uomo risponde "Due bambine". Solo il nonno è fermamente contrario: ”Non posso accettare che a un bambino di nove o dieci anni sia consentito di prendere riguardo a se stesso decisioni che dureranno per tutta la vita”.

sabato 13 agosto 2011

Province con meno di 300000 abitanti: Manovra del Governo le abolisce, ecco le 37 province interessate in tutte le regioni.


In queste ore è stata annunciata la manovra del Governo per mettere a posto i conti dello Stato. Tra le azioni previste c’è l’abolizione (o meglio l’accorpamento) delle province con meno di 300.000 abitanti, e i comuni con meno di 1.000. La manovra deve ancora passare il vaglio del Parlamento, per cui non è detto che poi tale misura rimanga invariata o che sia confermata.
Ma quali sono le province che attualmente hanno meno di 300.000 abitanti? In tutto sono ben 37 su 110 e sono elencati nella tabella seguente. I valori indicati sono basati sui dati Istat al 31 dicembre 2010.
Bisogna tener presente che anche se fosse confermato il valore limite dei 300000 abitanti, ci potrebbero, almeno in teoria, essere comunque delle variazioni nell’elenco quando verrà applicata la regola, in quanto è stato indicato che verranno utilizzati i dati del Censimento Nazionale 2011. Questi dovrebbero essere disponibile nel 2012 ma solo in “via provvisoria” , i dati definitivi potrebbero essere disponibili solo nel 2013.
Si salvano dal taglia-province solo due regioni: l’Abruzzo e la Puglia.
Se il taglio fosse confermato, l’Italia cambierebbe non poco da come la conosciamo oggi, non sarebbero più capoluoghi di provincia città storiche come Siena, Gorizia, Benevento e molte altre.
Ecco la lista completa delle province con meno di 300.000 abitanti e che rischiano quindi di sparire:
Basilicata: 1 provincia su 2
- Matera (203.726)
Calabria: 2 su 5
- Crotone (174.605)
- Vibo Valentia (166.560)
Campania: 1 su 5
- Benevento (287.874)
Emilia-Romagna: 1 su 9
- Piacenza (289.875)
Friuli-Venezia Giulia: 2 su 4
- Gorizia (142.407)
- Trieste (236.556)
Lazio: 1 su 5
- Rieti (160.467)
Liguria: 3 su 4
- Imperia (222.648)
- La Spezia (223.516)
- Savona (287.906)
Lombardia: 2 su 12
- Lodi (227.655)
- Sondrio (183.169)
Marche: 2 su 5
- Ascoli Piceno (214.068)
- Fermo (177.914)
Molise: 2 su 2
- Campobasso (231.086)
- Isernia (88.694)
Piemonte: 4 su 8
- Asti (221.687)
- Biella (185.768)
- Verbano-Cusio-Ossola (163.247)
- Vercelli (179.562)
Sardegna: 5 su 8
- Carbonia-Iglesias (129.840)
- Medio Campidano (102.409)
- Nuoro (160.677)
- Ogliastra (57.965)
- Olbia-Tempio (157.859)
- Oristano (166.244)
Sicilia: 2 su 9
- Caltanissetta (271.729)
- Enna (172.485)
Toscana: 5 su 10
- Grosseto (228.157)
- Massa-Carrara (203.901)
- Pistoia (293.061)
- Prato (249.775)
- Siena (272.638)
Umbria: 1 su 2
- Terni (234.665)
Veneto: 2 su 7
- Belluno (213.474)
- Rovigo (247.884)
Anche Aosta (128.230) ha complessivamente meno di 300.000 (e per questo alcuni quotidiani online l’hanno indicata tra le “province” interessate) , ma in realtà non esiste una “Provincia di Aosta” (la Valle d’Aosta non è suddivisa in province e le funzioni “provinciali” sono ripartite tra la Regione e i Comuni) per cui la manovra non dovrebbe interessarla.
..e voi che ne pensate? siete favorevoli o contrari?