lunedì 30 maggio 2011

i pazzi siete voi. 7 giovani contro il nucleare

Sono in sette. Vivranno come se fosse esplosa una centrale nucleare. Al chiuso. Solo internet. Niente cibi freschi. Non usciranno fino a che il referendum cancellerà l'incubo nucleare.
È la protesta di un gruppo di ragazzi e ragazze - sostenuti da Greenpeace -, che hanno deciso di privarsi per un mese della loro libertà e vivere rinchiusi in un rifugio secondo precise regole di radioprotezione. Con un obiettivo: comunicare le ragioni del loro No al Nucleare e convincere le persone a votare Sì al referendum del 12 e 13 giugno.
Cernobyl e Fukushima avrebbero dovuto insegnare che l'energia nucleare è troppo pericolosa per avere un futuro. Ma non è così. Lo stop del governo al nucleare è semplicemente un trucco per impedire ai cittadini di votare al referendum e imporci le centrali nucleari domani.
I nostri protagonisti non ci stanno. Per un mese intero hanno scelto di vivere sulla propria pelle l'esperienza di un rifugio antiatomico. Al chiuso. Senza uscire mai. Niente insalata, niente latte, formaggio, carne o pesce freschi. Solo internet per comunicare.
È un atto estremo per far sentire le proprie ragioni e difendere il proprio futuro.

Come vivranno e cosa mangeranno:
 Nel rifugio i ragazzi seguiranno le regole del protocollo di radioprotezione previsto in caso di incidente nucleare con rilascio di radiazione:
- chiudersi in un luogo sicuro
- una volta all'interno, sigillare i locali nel miglior modo possibile
- arrestare i sistemi di ventilazione e condizionamento dell'aria
- evitare gli alimenti più a rischio, come vegetali a foglia larga (insalate, bietole, spinaci, cavolo, acetosella), latte e formaggi freschi (in particolare di capra e pecora), carne (proveniente da pascoli all'aperto) e pesce (soprattutto in caso di ricaduta radioattiva in mare, come per Fukushima).

Nel rifugio l'unico mezzo di comunicazione sarà internet con streaming h24. I ragazzi comunicheranno con l'esterno tramite un sito web dedicato (ipazzisietevoi.org), i propri profili Facebook, video messaggi su youtube e twitter. Racconteranno giorno dopo giorno la loro vita nel bunker: divisione dei compiti, problemi, argomenti di discussione.
segui e sostieni la loro protesta cliccando qui >>>>>>>>>>>> 

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