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Stiamo entrando, in piena notte, nella fase “clou” del peggioramento: il ciclone Mediterraneo si sta approfondendo nel Canale di Sicilia e le nubi si stanno “arrotolando” intorno al centro di bassa pressione, com’è ben evidente dal satellite, dando vita all’occhio del ciclone, quell’area di calma piatta intorno a cui si scatena l’inferno. Inoltre proprio nel Canale, come previsto, si sono formati i primi fenomeni temporaleschi che nelle prossime ore si intensificheranno ulteriormente, muovendosi da una parte verso la Tunisia e dall’altra verso la Sicilia orientale
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In queste ore, con la risalita del profondo ciclone afro-mediterraneo da 998 hpa sul basso Canale di Sicilia, forti burrasche di vento, da Est sul basso Ionio e mar Libico, e da E-NE sul Canale di Sicilia, stanno sferzando i mari attorno la Sicilia. Già le prime bufere di Grecale e Levante stanno interessando le coste del ragusano, siracusano e il catanese, dove si stanno registrando le prime raffiche over 80-90 km/h. A Lampedusa e su Gela i forti venti orientali provenienti dal basso Ionio e dal mar Libico hanno superato la soglia dei 90 km/h. Notevoli pure i 94 km/h di raffica fatti dalla stazione di Cozzo Spadaro, particolarmente esposta alle cosiddette “Levantate”. I venti più forti stanno sferzando proprio il mar Libico e il basso Ionio, dove in mare aperto le raffiche stanno già oltrepassando la soglia dei 100 km/h. Ma venti intensi, di Grecale (da nord-est), sono in azione anche sul basso Tirreno, con raffiche oltre i 60 km/h fra il Palermitano e il messinese tirrenico. Lo Ionio è già ben agitato e dalle prossime ore diverrà molto agitato, con l’arrivo di onde molto ben formate, alte fino a 5.0 metri, che si abbatteranno con grande impeto lungo le coste del catanese e siracusano, in particolare fra il golfo di Augusta e l’area di Capo Passero, dove sono attese delle mareggiate veramente violente, con spettacolari colpi di mare. Mareggiate ancora più violente stanno per raggiungere pure l’isola di Malta, Lampedusa e Linosa, con marosi che raggiungeranno i 5-6metri di altezza, causando non pochi disagi e danni nei tratti esposti al fenomeno dell’erosione costiera.
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