mercoledì 21 dicembre 2011

Anche la carta può generare elettricità

L'energia elettrica può essere generata anche dalla carta. Un dipendente della Sony ha azionato un ventilatore grazie a una batteria bio alimentata da cellulosa di carta riciclata. La dimostrazione è avvenuta durante la Eco-Products, fiera di prodotti green che si è tenuto a Tokyo.
Durante la dimostrazione, la Sony ha invitato alcuni bambini a inserire brandelli di carta in una miscela di acqua ed enzimi, ad agitare il tutto per poi attendere pochi minuti, quelli necessari affinché il liquido si trasformasse in una fonte di energia in grado di fare vorticare una piccola ventola.
"Il procedimento è simile a quello delle termiti che mangiano il legno per ottenere energia", ha spiegato Chisato Kitsukawa, responsabile delle pubbliche relazioni per Sony, specificando che questa tecnica non è nuova al mondo accademico, ma raramente è stata proposta in location aperte al grande pubblico come quella di Tokyo.
La dimostrazione faceva parte di un più ampio evento della Sony volto a dimostrare come lo zucchero, attraverso il glucosio, possa alimentare batterie bio. Gli enzimi utilizzati nella miscela hanno lo scopo di isolare nella cellulosa lo zucchero di glucosio. Altri enzimi vengono impiegati per ricavare da quello stesso zucchero elettroni e idrogeno. Gli elettroni, veicolati attraverso un circuito separato, generano elettricità, mentre l'idrogeno, combinato con l'ossigeno, crea l'acqua.
"Le batterie bio alimentate in questo modo rispettano l'ambiente", spiega Kitsukawa, perché  non sono coinvolti metalli né sostanze chimiche per farle funzionare. Ma prima di avere sul mercato batterie alimentate dalla carta bisognerà aspettare ancora qualche anno. L'energia impiegata con questa tecnologia è sufficiente per attivare un lettore di musica digitale, ma non andrebbe bene per altri device che necessitano quantità più grandi per funzionare.

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