domenica 12 giugno 2011

BATTIQUORUM: proiezioni oltre il 60% se si continua a votare. obiettivo QUORUM RAGGIUNGIBILE!

In esclusiva le prime proiezioni dopo i primi dati giunti dalle sezioni elettorali
MA BISOGNA CONTINUARE A VOTARE.. E PORTARE GENTE AI SEGGI!!
Secondo un primo monitoraggio compiuto attraverso rappresentanti di lista in 10 sezioni di varie parti del Paese, l’affluenza alle urne alle 11.00 oscillava tra circa il 7% e il 10%: questo significa che nelle prime 3 ore 5 milioni di italiani avevano già espresso il loro ai referendum
Come si vede dalla tabella in basso, la soglia critica da superare alle 12 è il 9%, sebbene la proiezione direttamente proporzionale possa risentire di fenomeni particolari legati a fattori locali. Inoltre, i picchi di maggiori votanti si attendono nella serata di oggi, mentre domani entro le 15 ci sarà il rush finale dipendente soprattutto dai risultati sull’affluenza raccolti nella prima giornata. Sulla base di questo è possibile aggiungere 2-3 punti percentuali al dato delle proiezioni.
AGGIORNAMENTO - Alle 12 l’affluenza totale secondo i dati ufficiali diramati dal ministero dell’Interno oscilla intorno al 11.6% (oltre 5 milioni di aventi diritto al voto) quindi, secondo le proiezioni, si può ritenere che il quorum sarà superato senza problemi nelle restanti 18 ore di voto, con una percentuale superiore al 60%.

I dati ufficiali dell’affluenza ai referendum diffusi alle 12.00 dal Ministero dell’Interno non si distanziano da quelli dell’ultima tornata elettorale provinciali e comunali (con l’affluenza alle ultime maggiore di circa 4 punti rispetto alle prime, rispettivamente 8% e 12%, con affluenza finale superiore in entrambi i casi al 50% come prassi per tutte le consultazioni amministrative e politiche).
Proiettando i valori registrati sinora, dopo le 22 ore di consultazione totali (8-22 domenica e 7-15 lunedì), l’affluenza alle urne totale potrebbe oscillare fra il 60% e il 70%, considerando variazioni dovute a fattori esterni.
Ricordiamo che oggi e domani si vota per quattro referendum abrogativi: due inerenti l’abrogazione delle norme sulla privatizzazione dei servizi idrici, uno contro il ritorno del nucleare in Italia (confermando in sostanza la scelta referendaria del 1987) e uno contro il legittimo impedimento opposto nei processi giudiziari da Silvio Berlusconi e i ministri in carica

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